8° PENGO SAFARI ottobre/novembre 2017
Circa due anni fa, durante un periodo abbastanza buio della mia vita,ho ricevuto dal mio compagno un dono speciale…il dono che ho ricevuto è stato un semplice Fotolibro come se ne fanno tanti oggi, dopo aver vissuto momenti da ricordare oppure dopo aver vissuto un’evento importante ecc…ma questo regalo da parte sua per me è stato “L’INIZIO” di tutto quello che poi deciderò di racchiudere in altrettante pagine dopo aver vissuto questa esperienza in Africa. Si è aperto un mondo, una condizione sino ad allora sconosciuta, una missione, un pezzettino del mio cuore in un’attimo è stato rapito dalla dolcezza e dalla bellezza di un’elefantino. Il suo nome è Kauro e la sua storia come quella di tanti altri come lui mi ha subito coinvolto fino a rendere reale la possibilità di conoscerlo di persona. Dopo due anni io e il mio compagno partiamo per la nostra prima esperienza Africana e appena arrivati entrambe abbiamo avuto la sensazione di essere in un’altra dimensione, in poche ore ci siamo adagiati alla calma e alla serenità che solo un paese come l’Africa può regalare. È un esperienza che va vissuta lasciando indietro tutto quello che è la nostra quotidianità, tutte quelle che sono le nostre abitudini frenetiche, in Africa dobbiamo andare “Pole Pole” perché solo andando piano piano puoi osservare, respirare, ascoltare e toccare le sensazioni che questa splendida terra ti offre. L’esperienza vissuta grazie all’Associazione Pengo Life Project in particolare grazie ad Aldo Giovannella, ti permette di vivere e di toccare con mano tutto quello che c’è dietro ad una gestione meravigliosamente complicata di questi cuccioli grinzosi. L’impegno, la dedizione e l’affetto che ci mettono tutti i ragazzi che si dedicano agli elefantini orfani ci ha riempito di positività, un’ammirazione genuina che ci ha regalato una pura dose di speranza. Il nostro è stato un percorso, dalla Nursery di Nairobi fino ad arrivare nello Tzavo a Ithumba dove finalmente i nostri amici con la proboscide fanno il salto verso la libertà. È un esperienza sensoriale, che ti costringe ad osservare realtà differenti, il tragitto per poter visitare i centri Sheldrick è stato in alcuni momenti faticoso, ma ci ha fatto notare abitudini, usi e costumi diversi, passando per le infinite strade sterrate, sabbiose, rosse… abbiamo incrociato gli occhi di centinaia di donne e di bambini sempre disposti ad alzare la mano per farci un saluto, un sorriso…fino ad arrivare ad annusare e ad ascoltare la natura…anche gli alberi “parlano” in Africa…se stai in silenzio vicino ad un’albero di acacia potrai ascoltare le migliaia di piccoli insetti o uccellini che li popolano creando un miscuglio di suoni meraviglioso. Le forme degli alberi, i colori al mattino quando il sole sorge, i passi di tantissimi animali meravigliosi tutti verso la stessa direzione, la compattezza delle mandrie, la posa degli avvoltoi sugli alberi spogli, le strane forme dei termitai, il ruggito dei felini, ogni passo in questa memorabile esperienza è stato vissuto a 360 gradi dai nostri sensi. Torneremo in Africa, torneremo per scoprirla ancora, perché se ti innamori di questa terra, poi non puoi farne più a meno. Asante Sana.
Giulia Tiseo e Mauro Pennino
Kenya 8° Pengo Safari

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8° PENGO SAFARI ottobre/novembre 2017
Ancora cullata dal caldo respiro dell Africa mi ritrovo a pensare al viaggio appena concluso. Un viaggio diverso, in cui ci si sente partecipi per qualcosa di utile. Il progetto di aiutare gli elefanti ad avere una seconda possibilità rimediando alla crudeltà umana. E così è avvenuto questo emozionante incontro con questi animali preistorici così lontani da noi ma così vicini. Ho sempre amato gli elefanti per la loro struttura sociale per la loro capacità di trasmettersi gli antichi sentieri alla ricerca dell acqua per la loro lentezza atavica. E così mi sono trovata circondata dai loro caldi e rugosi corpi mi sono sentita studiare dalle loro sensibili proboscidi e ho letto nei loro occhi la storia di tutta la Terra. E ho provato un profondo senso di rispetto nei loro confronti sia per i piccoli che stanno trovando un nuovo modo di vivere sia per quelli più adulti che avvertono nel loro dna il richiamo della savana. Uno spettacolo unico, indimenticabile che cambia la vita. Grazie a chi mi ha permesso di vivere questa esperienza unica.
Eva Picatto
Kenya 8° Pengo Safari

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8° PENGO SAFARI ottobre/novembre 2017 Sono tornata dall’Africa da tre settimane che sembrano eterne e se chiudo gli occhi sono ancora là e riesco a percepire ancora gli odori, i profumi, i silenzi, i rumori e i suoni dei posti incredibili che ho visto, la perfezione incontrastata della natura in ogni suo aspetto e mi rendo conto che questo è il viaggio più emozionante che avrei mai potuto fare nella vita. L’attesa è stata lunga, le aspettative erano altissime e sono state di gran lunga superate. Questa è stata la mia prima volta in Africa ma mi sono sentita così “a casa” che mi sembrava di esserci già stata. Allo stesso tempo però lá tutto è nuovo, la terra è più rossa, il cielo è più azzurro ,il verde è più verde e ogni cosa è diversa e più intensa e ti assorbe completamente in un attimo. La voglia di conoscere gli elefanti nel loro mondo era tanta e questo viaggio è arrivato per me al momento giusto. Dolcissimi ed intelligenti animali, vederli cuccioli e accuditi dai keepers come fossero i loro ” bimbi” è di una tenerezza unica, ma vederli adulti, imponenti e liberi ormai a Ithumba é un’emozione che a parole non si può descrivere, é il vero “inizio”… Ho conosciuto persone fantastiche, che “invidio” e stimo per quello che fanno ogni giorno, perché rendono il mondo un posto migliore e dedicano la loro vita per far sì che questi giganti possano avere la speranza di un futuro in questo mondo. “Chi incontra gli occhi di un cucciolo orfano non lo dimenticherà per tutta la vita” questo é certo, così come certo è che questo viaggio sia stato il primo ma non l’ultimo.Elisa PerroneKenya 8° Pengo Safari |
8° PENGO SAFARI ottobre/novembre 2017
” Soltanto una volta rientrata ho realizzato la bellezza di quello che avevo vissuto.
Rimarrà indelebile l’ emozione provata al primo incontro con gli Elefanti a Nairobi, al mio primo contatto con loro.
Rimarranno per sempre nel mio cuore le meravigliose persone conosciute durante il viaggio, è raro oramai purtroppo incontrare persone da poter stimare.
L’ ultima immagine che ho , l’ ultimo giorno prima di partire ad Ithumba, sono gli ex orfani che uniti agli orfani che attendono di essere reintegrati in natura, dopo il bagno se ne vanno nel bush , tornano dove sempre sarebbero dovuti essere stati.
L’ emozione di vedere questi giganti buoni finalmente liberi non può essere descritta, non ci sarebbero parole adeguate, ma può essere solo vissuta in silenzio ed umiltà.
Una esperienza di vita che porterò per sempre nel mio cuore.
Grazie di cuore a tutti, grazie ai miei compagni di viaggio che sono stati magnifici, ma soprattutto grazie ad Aldo Giovanella.
Isabella De Gobbi
Kenya 8° Pengo Safari

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8° PENGO SAFARI ottobre/novembre 2017
Kenya, ore 10 del mattino del 30 ottobre, saliamo sulla jeep tra chiacchiere e battutine varie…..giusto per rompere la tensione. In quattro e quattr’otto arriviamo in orfanatrofio, Aldo continua a raccomandarci questo e quello, a suggerire la posizione migliore dove metterci, di non emettere urletti incontrollati, di non accucciarci, ecc ecc. Mi sforzo nel concentrarmi a memorizzare tutto, in realtà non sto nella pelle e negli ultimi passi volo giù per il sentiero e raggiungo la pool-position vicino alla corda di protezione, ad uno ad uno arriva tutto il gruppo. Terra rossa rossa, il verde dei cespugli ed alberelli, qualche pozzanghera e la pace, un posto meraviglioso mi dico. Scorgo la carriola colma di biberon pieni di latte ed esplode la meraviglia, scorgo Edwing (il capo dei keepers) lì vicino, ci sorride da distante, anche lui attende. Uno strano silenzio ovattato mi avvolge, i colori, gli odori, la tensione. Mi concentro su qualche foto così per contenere l’emozione e poi, finalmente, all’improvviso, compare in lontananza un cucciolo trotterellante e poi dietro un altro ed un altro ancora, impazienti corrono diritti verso il loro keeper che li chiama col biberon in mano, chi con la proboscide diritta verso il cielo chi arrotolata, alcuni emettono suoni di felicità (..suppongo). Edwing li presenta tutti ad uno ad uno man mano che arrivano e racconta la loro storia, come li hanno salvati, quanti anni hanno, so che è sciocco, ma mi domando come li riconosca… È così che in un attimo il campetto si riempie di elefantini tutti giovani, alcuni proprio piccolissimi, che succhiano il latte rumorosamente, ed il campo si trasforma in una festosa tavola imbandita e in un campo giochi. È arrivata anche Malima, la mia cucciola adottiva, quando sento il suo nome ho una fitta allo stomaco, ma quanto è piccola, ma quanto è bella, sarà che mi sento la sua mamma…! Nella confusione generale quasi non mi accorgo che è arrivato pure Kiko, l’unica giraffa ospite di 3 anni, è meravigliosa, stupenda da togliere il fiato, Tiziano si gongola di felicità, sarà che è il suo papà adottivo… Non credo di essere riuscita a non emettere gridolini…. non ricordo con certezza cos’ho combinato in quegli istanti, so che mi sono commossa subito e non mi sono ripresa più, anzi sono peggiorata nei giorni successivi. Julius, uno dei keeper, ci riconosce dalla pettorina del “Pengo life project” e così ci raggiunge vicino alla corda seguito dal suo elefantino ed è in questo momento, con il cuore a mille, che accarezzo il mio primo cucciolo d’elefante, che lo osservo da vicino che cerco la sua proboscide. È proprio piccolo, che buffo, già lo adoro e lui non sa nulla, la sua pelle ruvida ha un peletto solitario ogni centimetro quadrato! È di una bellezza disarmante, ha ciglia lunghissime e dietro le orecchie è morbido in modo pazzesco e poi la proboscide… è una cosa spettacolare, una manina curiosa e forte, con la quale può fare di tutto. Con alcuni riesco a presentarmi soffiando delicatamente nella proboscide per poi gongolarmi nella sensazione di essergli stata simpatica. Uno dei giorni successivi è capitato che uno dei cuccioli più piccoli mi abbia annusato il viso con la sua minuscola proboscide, o meglio abbia assaggiato il mio naso, il mento, le guance per poi prendermi la mano, cercare ogni singolo dito e poi tentare di ciucciarla come un biberon, mi piace pensare che mi ricorderà nel tempo come mi ricorderò io di lui per sempre. Potrei continuare a lungo a ricordare episodi che si sono succeduti nei giorni a seguire durante il viaggio, li ho tutti chiari nella mia mente. La cucciola che entra con la proboscide sotto il mio impermeabile e mi annusa da giù a su e viceversa, quasi non riuscisse più ad uscire ed io deliziata che l’accarezzavo con gioia immensa. Il cucciolo infortunato alla gamba che apprezza così tanto i miei massaggi di terra rossa dietro le orecchie, sulla testa, sotto il mento da abbandonare la sua proboscide a riposo e godersi ogni mossa senza allontanarsi di un millimetro da me… Pachidermi buoni giocherelloni intelligenti… mi sono innamorata perdutamente, ma in fondo già lo sapevo. L’idea che un domani possiate non abitare più questa terra per colpa di noi umani è una spada infitta nel mio cuore, per fortuna esistono persone come Dafne e Angela Sheldrick, come Aldo, come ognuno dei keeper o rangers, come noi, che in un modo o nell’altro cerchiamo di opporci a tutto questo, nella speranza un po’ infantile che il bene in fondo vinca sul male, ma bisogna crederci fino in fondo. Il David Sheldrick Wildelife Trust è oramai più che un orfanatrofio, è un centro di riferimento per tutto il kenya, sostiene squadre anti bracconaggio ed è profondamente impegnato nella salvaguardia della specie. Sono felice di esserci stata, di aver conosciuto Angela ed i Keepers che ci lavorano, tutte persone squisite. Ho affrontato questo viaggio con la consapevolezza che avrei avuto la fortuna immensa di conoscere gli elefanti da vicino, che avrei contribuito alla loro salvaguardia, che sarebbe stato un viaggio particolarmente emotivo. Ora posso dire che sento che il viaggio non sia finto qui, anzi è appena cominciato, e sono felice di non sapere dove mi porterà.
Caterina Baggio
Kenya 8° Pengo Safari

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8° PENGO SAFARI ottobre/novembre 2017
Non è facile ordinare sopra un foglio di carta tutto ciò che mi ha lasciato l’esperienza vissuta a contatto con la magnifica creatura chiamata elefante, il più grande mammifero terrestre. Certi incontri non li cancellerò mai più dalla mia memoria: dalla dolcezza nello sguardo di un cucciolo mentre fa la sua poppata,dalla semplicità di una carezza su quella pelle ruvida dalle sembianze di una terra arida all’emozione di un soffio sulla proboscide. E accade che la mente voli da sola in qualche parte nella Savana e che colori, odori e sensazioni ritornino sempre prepotenti alla ribalta. È il mio Mal d’Africa ad impossessarsi del mio animo e a far ricordare gli animali allo stato brado e le regole di vita segnate della natura. Sulla strada polverosa del ritorno, prima che l’oscurità nascondesse ogni cosa, pensai al tempo vissuto nella parentesi africana. Il cuore è rimasto a pulsare in quella dimensione, nel profondo del cuore dove si annidano i ricordi più belli. Le ruote rullano veloci sulla pista, si staccano dal suolo e il muso dell’aereo punta verso quello che sembra l’infinito. Un mio saluto alla terra d’Africa e la speranza di ritornare per confrontarmi ancora con il dolce sguardo del mio amato.
Valeria Carnevali
Kenya 8° Pengo Safari

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7° PENGO SAFARI novembre 2016
Non bisogna avere fretta di arrivare dagli elefantini, aveva ragione Aldo Giovannella…d’altronde chi meglio di lui poteva saperlo? Bisogna arrivarci preparati al primo incontro: dopo aver inalato l’aria dell’Africa, dopo aver abituato gli occhi alla sua luce abbacinante, il naso ai suoi aromi penetranti…quando tutti i sensi sono diventati africani e i ritmi circadiani si sono ricomposti sulle naturali fasi alba/tramonto, quando non fai più caso alla terra rossa che ti ricopre senza scampo pelle e vestiti, ecco allora forse sei pronto ad entrare nella mandria, a farti spintonare ad ogni passo, a ritrovarti quelle mini-proboscidi dappertutto perchè gli elefantini vogliono annusare, vogliono essere coccolati, vogliono giocare sempre, salvo quando è l’ora della poppata – e allora non esistono che i keeper con i loro mega-biberon- fino a che non crollano sfiniti nelle loro stalle avvolti nella copertina masai che li proteggerà dal freddo e dai brutti sogni. E’ un’oasi di pace e serenità la nursery del David Sheldrick Fund trust di Nairobi. Varcato il cancello alle prime luci del giorno, una piccola piazza ordinata e fiorita accoglie il visitatore: qui si affacciano le prime stalle del centro e quando le porte si aprono , uno dopo l’altro escono fuori gli elefantini; trotterellando si riuniscono nello spiazzo davanti al recinto di Maxwell, il rinoceronte cieco, quasi come a salutarlo e ad augurargli una buona giornata visto che lui non potrà unirsi a loro per raggiungere il bush. Non come Pea, altro orfano a cui il David Sheldrick Center dà ricovero, ma che segue gli elefantini in tutto e per tutto, imitandoli e sorvegliando dall’alto dei suoi due metri di altezza la carovana che si addentra nel bosco. E’ come una scolaresca in gita d’istruzione: un po’ giocano, un po’ imparano ;e potrebbero sembrare spensierati se non sapessimo che ognuno di loro ha una storia devastante alle spalle, una storia di violenza, sopraffazione, abbandono…se non avessero avuto la fortuna di essere avvistati da qualche Masai di buon cuore che ha poi avvertito i ranger che sono andati a salvarli, questi piccoli pachidermi non avrebbero avuto nessuna speranza di sopravvivenza da soli nella savana, senza la loro mamma , le sorelle più grandi, la mandria che avrebbe dovuto insegnare loro tutto, se i bracconieri non avessero fatto irruzione con i loro fucili per depredarne le zanne d’avorio. Qui, alla nursery, gli elefantini hanno una chance si ripartenza: vengono accuditi, nutriti, messi in condizione di badare a sè stessi; ci vorranno mesi per questo e poi anni per poter ritornare nel wild, da madre natura che per loro aveva previsto tutte le difese possibili: una grande mole, una pelle ruvida e dure zanne, nonchè un’intelligenza superiore…ma che mai avrebbe potuto prevedere che da qualche parte nel mondo, uomini incuranti pagassero altri uomini incuranti e anche violenti per procurarsi ad ogni costo un materiale -l’avorio- che loro ritengono prezioso ma che per noi ha valore soltanto se indossato dal suo unico, legittimo padrone: l’elefante. Maria Luisa Cocozza Nairobi 26/10-1/11 2016

“Ma esistono davvero!!!” Questa é stata la mia esclamazione dopo mezz’ora dall’entrata nel parco Nazionale dello Tsavo Est! Non sono solo nei cartoni animati, la codina se la tengono sul serio e come si rotolano nel fango!!! Da qui nasce tutto, da una pozza e da una mandria in libertà che ci scrutava da pochi metri. Dopo 10 giorni di safari nei parchi del Kenya, ritornata in Italia cerco subito contatti con il DSWT e con il Pengo con l’idea che io lì dovevo tornare. Sono passati nel frattempo 3 anni e sono riuscita a fare questo meraviglioso viaggio Pengo. Il primo contatto con Aldo é stato subito positivo; io non lo conoscevo ma da come mi parlava, da tutte le cose che mi ha detto e più che altro da tutte quelle che non ha detto (!) ho capito subito che lui sarebbe stato la persona giusta per fare questo viaggio, per avere modo di entrare in contatto da vicino sia con gli elefanti sia con le persone che tutti i giorni lavorano sul campo e si occupano di loro e della nostra Terra: keepers e rangers. Era proprio quello che io volevo. E così è stato. Anche i sogni si realizzano nella Terra magica. Non voglio svelare nulla ai nuovi e prossimi viaggiatori Pengo, magari ci rivedremo e vi basterà vedere le scintille nei miei occhi. Le parole non servono, tante volte!
Rovena 7° Pengo Safari 2016
 Avevo un forte desiderio, conoscere gli elefanti, respirare nel cuore della Madre di tutte le terre e riempirmi gli occhi di un cielo infinito. In questo viaggio ho trovato tutto ciò, ma anche di più. Una compagnia speciale, dove il filo conduttore è stata la gioia, la scoperta e la solidarietà. Ci sono stati dei momenti alla nursery di Nairobi mentre guardavo i nostri elefantini orfani, dove pensavo che il mio cuore sarebbe imploso per la gioia, per la tenerezza e per l’amore. Ho vissuto tante emozioni incontrando le creature libere che vivono nei parchi: elefanti, giraffe, zebre, gnu, iene, leoni..(e l’elenco sarebbe lungo)..che sono piantati lì nella mia memoria e che non ne usciranno mai, se non per essere ampliate nel prossimo viaggio. Daniela 7° Pengo Safari 2016

6° PENGO SAFARI agosto 2016
Concluso il sesto Pengo safari per il numeroso gruppo di appassionati ed amanti della natura e degli animali. Lo scopo di questo viaggio/safari ancora una volta è stato quello di far conoscere da vicino la realtà degli elefanti orfani e liberi in natura e le conseguenze della piaga del bracconaggio. I safari sono parte del Pengo Life Project, di cui Giovannella è il fondatore. Il Pengo Life sostiene e promuove il “The David Sheldrick Woldlife Trust”, fondazione che si dedica alla riabilitazione psico fisica dei cuccioli orfani di elefante e rinoceronte nero divenuti tali a causa del bracconaggio. “ Che un viaggio generi conoscenza è risaputo – ricorda Giovannella – ma affinchè contribuisca a mutare le criticità cultuali territoriali deve essere organizzato con cognizione di causa ed obiettivi sani e trasparenti”.
“Il Pengo Safari è uno di questi collegato al The David Sheldrick Wildlife Trust che opera nel territorio Kenyota da una sessantina d’anni a tutela del territorio e della fauna selvaggia. Il Pengo Safari contribuisce alla lotta contro il bracconaggio portando in loco non solo persone ma anche materiale utile ai diversi team.”.
Il safari estivo è un safari aperto ai giovani e non solo…un viaggio nel viaggio, ricco di emozioni e di nuove conoscenze. E’ la tua vacanza con noi e con i cuccioli orfani dell’avorio, per amore degli elefanti. La costruzione di un viaggio è sempre molto complessa ed ogni volta deve essere come se fosse la prima… per tale motivo il mio impegno è sempre alto. Il viaggio prevede 8/9 notti: (5 a Nairobi e 3 presso la Riserva del Masai Mara o il Samburo N.P) IL NUMERO MINIMO per la realizzazione questa tipologia di viaggio è di 8 persone con un massimo di 12. Il volo A/R sarà da Milano o da Venezia.
Già da ora sono aperte le iscrizioni per il prossimo PENGO SAFARI ESTIVO del 2017 l‘8° Se sei interessato a Pengo safari, scrivi subito a info@pengolifeproject.it
Come ogni anno cercherò di condividere con il gruppo le mie conoscenze apprese sul campo durante i miei lunghi ed emozionanti viaggi in Kenya …Più di 20 guidandoti in questa tua fantastica ed emozionante esperienza, per Amore degli elefanti…!
dott. Aldo Giovannella MED. VET L.P:
Presidente del Pengo Life Project
Ambasciatore Italiano del The David Sheldrick Wildlife Trust
Alcui scatti del viaggio in compagnia di: Elena, Laura, Ilenia, Marta, Eleonora, Rosita, Michele Eugenio e Aldo.
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