Per fortuna… in tutto il mondo ci sono persone e organizzazioni che dedicano tutte le loro forze alla difesa di questi animali e al diritto dei nostri figli e nipoti di poterli ancora vedere in libertà. Una di queste persone vive oggi in Kenya, dove da anni unisce ad azioni concrete una enorme empatia per questi animali.
Dal suo ultimo libro:
Love, Life, and Elephants – An African Love Story 2012 – Daphne Sheldrick
L’Amore, la vita e gli elefanti – Una storia d’amore africana – Daphne Sheldrick
…Il fatto che gli elefanti non dimenticano mai ci è stato provato in molte circostanze. Una volta quando Eleanor aveva quarant’anni ed era tornata ai recinti dopo molti anni passati in libertà, vide da lontano sopraggiungere un uomo che non era conosciuto dai custodi. Eleanor alzò la proboscide, portò le orecchie in avanti, e spaventando tutti i presenti, si mise a correre velocemente verso questo estraneo, lo abbracciò con la sua proboscide proprio come un vero saluto da elefante. Si scopri’ che questa persona era stato il suo custode quando Eleanor aveva cinque anni, e anche se erano passati trentasette anni dall’ultima volta che l’aveva visto, lo aveva riconosciuto all’istante.
…Quando camminano con i loro custodi fuori nel bush, i nostri orfani proteggono la loro famiglia umana se questa è minacciata da un pericolo. La natura selvaggia dello Tsavo è un ambiente ostile per una persona a piedi disarmata, abitata da pericolosi leoni con la fama di mangiatori di uomini, da vecchi bufali scontrosi che si nascondono tra i cespugli, e da aggressivi elefanti che non hanno ragione di fidarsi e di amare le persone dato che sono stati cacciati per decadi. I custodi sanno che possono contare sugli orfani dai quali vengono protetti quando c’è una minaccia, circondandoli mentre gli elefantini più vecchi scacciano il pericolo. Sebbene gli elefanti sono animali pacifici che vivono in armonia con gli altri animali, sono i mammiferi più forti sulla terra, e possono diventare davvero aggressivi e pericolosi se tormentati e minacciati, proprio perché come le persone sanno ragionare, pianificare e pensare.
…Gli orfani hanno una misteriosa abilità di saper leggere il tuo cuore, quindi è interesse delle nuove reclute di lavorare cercando di guadagnarsi l’amore e il rispetto degli elefantini interagendo e parlando gentilmente con loro, toccandoli e accarezzandoli, giocando con loro, raccogliendogli fogliame adatto a loro, e soprattutto, mostrandogli un affetto sincero. E dato che gli elefanti non dimenticano mai, è essenziale che siano trattati solo con amore e gentilezza.
…Gli orfani più vecchi istruiscono i nuovi arrivati con una gentile pazienza, gli insegnano a non toccare il filo elettrico, li accompagnano mentre mangiano fuori nel bush, e li raggiungono per il bagno di fango di mezzogiorno, presentandoli agli amichevoli elefanti selvatici che gli capita di incontrare durante le passeggiate giornaliere. È normale per una femmina ex orfana scegliere un piccolo orfano come “il suo preferito”. È un grandissimo privilegio quando un elefante leader, permette a un cucciolo più piccolo di stare in testa alla colonna mentre escono dai recinti al mattino o al rientro alla sera, o per il bagno di fango di mezzogiorno. Sebbene gli elefanti sono nati con una memoria genetica programmata con elementi importanti per la sopravvivenza, questa memoria deve essere messa a punto dalla graduale esposizione alla vita libera. I nostri elefanti non sono mai esposti bruscamente a una nuova situazione di libertà, ma sono introdotti passo dopo passo attraverso un processo graduale che può durare anche dieci anni per permettere agli istinti naturali di consolidarsi. Mentre gli orfani che sono cresciuti insieme si considerano una famiglia, quelli che hanno ultimato la transizione allo “stato selvatico”, amano stare in contatto con quelli che sono ancora dipendenti dai custodi, ritornando di tanto in tanto “in famiglia” per restare vicino a tutti quelli che sono ancora nei recinti, con la consapevolezza che questi ultimi, come loro prima, possono beneficiare delle loro rassicurazioni e della loro guida.
…Misteriosamente gli ex orfani che adesso vivono liberi riescono a prevedere in anticipo l’arrivo dei nuovi elefanti dalla nursery. Come facciano a saperlo in anticipo è qualcosa che sfida l’interpretazione umana, ma questo accade troppo spesso perché sia soltanto un caso. Nel nord dello Tsavo i segnali telefonici sono scarsi, così in diverse occasioni anche i custodi a Ithumba non sapevano dell’arrivo di nuovi elefanti, ma gli ex orfani si presentavano ai recinti per aspettare i nuovi arrivi, facendolo così sapere anche ai custodi. Possiamo solo presumere che questa sia telepatia e la cosa più sbalorditiva è che tale telepatia esiste solo tra gli ex orfani e i custodi di Nairobi, dato che ci sono stati casi in cui i nuovi trasferiti non erano conosciuti da quelli che vivevano in libertà. Gli incontri sono sempre pieni di gioia e di eccitazione, con barriti, rumbling, un incrociarsi di proboscidi, e i nuovi arrivati sono sempre accolti con grandi effusioni d’amore.
…E sebbene io abbia ancora molto da imparare, so con certezza che gli animali sono molto più antichi, più complessi e sotto molti aspetti più sofisticati di noi. Sono più perfetti perché sono rimasti dentro la simmetria terribilmente rigida della natura, proprio come la natura voleva. Devono essere rispettati ed amati, forse nessuno più dell’elefante, che fra tutti, è il mammifero emotivamente più simile all’uomo.
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Dopo la morte prematura di David Sheldrick per un attacco di cuore nel 1977, all’età di 57 anni, il dottor Daphne Sheldrick, ha fortemente voluto la fondazione DSWT in onore del marito David. e di portare avanti questo sogno che avevano avviato insieme! Dame Daphne Sheldrick Marjorie, nata Jenkins il 4 giugno 1934, dal 1955-1976, è stata co-direttore del Tsavo National Park a fianco del suo defunto marito, David Sheldrick.
E’ proprio in quel periodo che ha potuto salvare e riabilitare gli orfani della comunità selvagge tra cui elefanti, rinoceronti neri, bufali, zebre, antilopi, kudu, impala, duikers, reedbuck, dikdiks, facoceri, civette, manguste e uccelli .
Riconosciuta autorità in allevamento delle creature selvatiche, è la prima persona ad aver perfezionato la formula del latte e necessaria allevamento/svezzamento degli elefanti.
Per il suo lavoro in questo campo, Sheldrick fu decorata da regina nel 1989 con un MBE , elevata a UNEP s ‘ Global 500 Roll of Honour nel 1992, tra le prime 500 persone in tutto il mondo siano stati accordati questo particolare onore, e assegnato un onorario Dottorato in Medicina Veterinaria e Chirurgia da Glasgow University nel giugno 2000
Nel dicembre 2001 il suo lavoro è stato premiato dal governo del Kenya attraverso una decorazione di prestigio – Moran del Burning Spear (MBS), e nel 2002 dalla BBC quando ha ricevuto il Lifetime Achievement Award.
Nel Capodanno 2006 Honours List, la Regina Elisabetta II ha nominato la Dott. Sheldrick comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico , il primo cavaliere ad essere premiato in Kenya da quando il paese ha ricevuto l’indipendenza nel 1963.
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