EMOLI

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EMOLI data di nascita 5-11-16 / Età al ritrovamento 10 mesi/ Luogo di ritrovamento Tsavo est/ Centro di permanenza Nursery di Nairobi/ Causa ritrovamento siccità/

Il 23 agosto 2017 alcuni visitatori nel Parco Nazionale dello Tsavo est, si trovarono di fronte ad un elefantino collassato che respirava a malapena. La siccità, nella parte sud dello Tsavo, stava colpendo fortemente gli animali, in particolare gli elefanti che erano rimasti in quell’area e soprattutto le madri con i piccoli. Molti morivano, perché sebbene ci fosse dell’acqua nelle pozze, era proprio la scarsità di cibo il problema. Purtroppo le elefantesse con i piccoli non erano in grado di coprire grandi distanze alla ricerca di cibo, e decidevano di stare vicino alle fonti d’acqua. Erano 2 anni di fila oramai che pioveva pochissimo e come conseguenza furono circa 100 gli elefanti che morirono.L’Unità mobile veterinaria del DSWT arrivò velocemente sul posto del ritrovamento. Il piccolo giaceva a terra e solo un debole respiro usciva dalla sua proboscide e il battito del cuore si sentiva appena. La pressione arteriosa era praticamente inesistente e fu difficilissimo trovare una vena per la flebo. Mentre il team di terra stabilizzava il piccolo, arrivò l’elicottero per portarlo a Nairobi. Arrivati alla Nursery ci furono i primi segni di risposta da parte del piccolo e una volta piazzato nella confortevole stalla si riuscì piano piano a metterlo in piedi e ad alzargli la proboscide, così riuscì a bere un po’ d’acqua e prese il biberon con il latte. In questi casi il latte va introdotto poco per volta. Questo piccolino venne chiamato EMOLI che nel linguaggio tribale Waliangulu significa “Elefante”. Col passare dei giorni le speranze che EMOLI ce la facesse aumentarono, anche se molte furono le volte che collasso’, ma poco per volta divenne sempre più forte. All’inizio non aveva la forza di raggiungere gli altri orfani fuori nel bush e si affeziono’ fortemente ai keepers, dai quali cercava sempre un dito da succhiare. I keepers gli facevano anche i bagni di polvere, semplicemente perché lui era ancora troppo debole per fare da solo. E tutte le volte che si coricava doveva poi essere aiutato per rimettersi in piedi. Fortunatamente l’appetito non gli mancava, così le sue condizioni fisiche migliorarono, tanto che adesso riesce a rimettersi in piedi da solo e farsi il bagno di sabbia senza l’aiuto dei keepers e raggiunge anche gli altri orfani per le passeggiate. Una settimana dopo che EMOLI venne salvato, un altro elefantino, una femmina, arrivò alle cure dello Sheldrick, sempre a causa della siccità. I due adesso sono inseparabili e si aiutano l’un l’altro. È stata una grande soddisfazione salvare EMOLI , vederlo rifiorire e recuperare peso e vedere che ha ritrovato la sua genuina felicità. È così gratificante vederlo assaporare di nuovo la vita, si è letteralmente ripreso da quelli che sembravano i suoi ultimi respiri. EMOLI al suo ritrovamento doveva avere circa 1 anno e non si sa cosa sia successo alla madre.

Il ciondolo di Emoli

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