Pare

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Il 1 luglio 2016 Angela Sheldrick ricevette una chiamata da Richard Bonham della Big Life Foundation per un orfano d’elefante avvistato tra il confine con la Tanzania e lo Tsavo ovest. Quello stesso giorno non si riusci’ a localizzare il piccolo per via della mancanza di strade in quella zona e la densa foresta, così il salvataggio venne posticipato per il giorno dopo. L’elefantino, che non aveva neanche un anno, era stato avvistato tre giorni prima ed era in condizioni pessime. Essendo molto debole venne catturato facilmente, caricato sul cassone di una Land Cruiser e portato alla pista del Parco Nazionale dell’Amboseli dove ad aspettarlo si trovava una squadra del DSWT.Venne subito reidratato, gli venne dato del latte e preparato per il volo su un confortevole materasso e con una flebo. Alla nursery iniziò subito a mangiare i verdi arbusti che gli vennero dati. Fu chiamato PARE, dal nome delle montagne che circondano il lago Jipe nello Tsavo ovest. Quando PARE arrivò alla nursery si comportava come se fosse stato lì per tutta la sua vita, felice e sollevato di avere del cibo, della compagnia e tanto amore e conforto. Era incredibile il fatto che subito iniziò a succhiare le dita dei keepers e ad abbracciarli con la sua proboscide. Tutto questo però era strano e infatti il giorno dopo collasso’, come spesso succede per chi ha sofferto la fame. Tuttavia si riuscì a rimetterlo in piedi e a farlo mangiare di nuovo. Presto raggiunse gli altri elefanti fuori nella foresta, ma col passare delle settimane le sue condizioni peggiorarono e risultò chiaro che era infestato da parassiti, infatti PARE proveniva da una regione dove il bestiame dei Masai e gli elefanti condividono le stesse aree e risorse d’acqua. Molto spesso i parassiti possono minacciare la vita degli elefanti. Le condizioni di PARE rimasero precarie per molto tempo mentre si lavorava duro per trovare una soluzione. Durante questo periodo fu spostato in una confortevole stalla ma divento’ troppo debole persino per rimettersi in piedi dopo il sonno e aveva sempre bisogno dell’aiuto di un keeper che rimaneva con lui 24 ore al giorno. Proprio quando si iniziò a temere il peggio PARE iniziò a migliorare e a diventare più forte. Purtroppo gli venne la paura di coricarsi per dormire e decise di farlo allora appoggiandosi ogni volta contro i muri della stalla. Questo forse è il risultato per essere stato debole per troppo tempo e aver avuto bisogno di assistenza dai keepers per così a lungo. Nonostante essere in grado di rialzarsi senza aiuto dopo i bagni di fango, l’abitudine è rimasta. Si spera che piano piano diventi più sicuro di se stesso e che abbandoni questa fobia dato che le sue condizioni migliorano giorno dopo giorno. PARE, che è estremamente gentile, dolce e amorevole, si può davvero dire sia stato salvato al pelo.

Il ciondolo di Pare

Tieni PARE accanto al tuo cuore, con un gesto d’Amore

 
 

 

 

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