GODOMA

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Godoma ed il Santuario delle Taita Hills. All’alba del 4 agosto 2015, i guardiani del Santuario delle Taita Hills incapparono in un piccolissimo cucciolo di elefante intrappolato in un pozzo. Era ferito ed ammaccato a causa della sua disperata Litta per la vita. Gli uomini accorsero velocemente in suo aiuto e lo rimisero in libertà. Poi si allontanarono, tenendola sempre sotto osservazione, con la speranza che la madre, o la mandria, tornasse a riprenderla. Ma verso sera, vedendo la cucciola smarrita ed impaurita ad ogni animale selvatico le passasse davanti, chiamarono i Keeper del DSWT del centro di riabilitazione del Voi, a cira un’ora e mezza di distanza. Questi ultimi, non persero nemneno un secondo, e giunsero a prenderla. Successivamente, si trovarono con la squadra di recupero di Nairobi atterrata all’aeroporto di Taisa. Prima di farla salire a bordo, la sedarono in modo che non si facesse male durante il volo. Arrivarono alla Nursery di notte e la cucciola venne accompagnata nella sua stalla dove pianse la sua famiglia tutta la notte nonostante il conforto degli altri orfani e dei Keeper.L’elefantina, di circa 5 mesi, venne chiamata Godoma, come la Valle adiacente al luogo del suo ritrovamento.Si notò come le ferite nel fisico fossero più veloci a guarire di quelle nel suo cuore: restava schiva, timida e solitaria ai margini del gruppo di orfani. Ma a poco a poco, grazie a quella amorevole e sincera solidarietà che hanno gli elefanti, si rilasso ‘e cominciò ad amalgamarsi al gruppo. Il benessere totale lo raggiunse quando le diedero la stalla di Mwashoti, con il tetto più alto e la possibilità di vedere tante stelle. Ora Godoma si trova presso la Nursery di Nairobi Ha mantenuto il suo temperamento timido e discreto ma si è ripresa ed ha trovato la sua nuova famiglia.

 Il ciondolo di GODOMA

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